Ognuno di noi attribuisce ad un concetto o ad una parola un'immagine, e questa e la mia. Ogni anno che rivivo quei tre giorni non smetto di pensare a quanto siano belli, intensi, "diversi", dispendiosi di energie, coinvolgenti, ecc.. Avrei bisogno di altri aggettivi per descrivere l'esperienza e renderne l'idea; invito pertanto a provare per sollevarmi di questo onere.
Sono due le cose più belle che personalmente attribuisco alla piazza: la possibilità di vedere il cielo circondato da bellissime luci e da un'atmosfera unica, e soprattutto apprezzare la fiaccolata mariana che si svolge regolarmente la sera del terzo giorno di pellegrinaggio. Lampioni spenti, preghiere divulgate dal microfono con gli autoparlanti, canti dolci, atmosfera spirituale e, soprattutto, tante fiaccole che illuminano la piazza di tanti colori diversi.
L'ultima cosa sulla quale vorrei soffermarmi e la statua della Madonna sopra la cupola della Basilica. L'aureola illuminata suggerisce un simbolo di protezione per la cittadina marchigiana e per tutti i pellegrini, turisti ed escursionisti che visitano questo luogo mariano.
Questo simbolo, assieme al palazzo dell'Illirico, i palazzi di Maria Bambina e Angeli Custodi, la basilica, il refettorio, i musei, i bar, gli alberghi, la fontana, le luci, i portici e il cielo costituisce un bellissimo quadro fisico e psicologico sulla quale meditare, e trovare la forza di dire "grazie" al Signore per questo bellissimo regalo.
2 commenti:
giovy ma sei diventato un poeta? lucy
Forse sono sulla strada giusta, ma credo di essere ancora lontano.
Giova
Posta un commento