La fotografia soprastante rappresenta il Salus Infirmorum e, più precisamente, dove la signora divulgo la sua creazione.
Prima di ripartire per l'Italia chiesi a questa signora di poterla diffondere e lei acconsentì.
Ve la riporto qui per condividerla con tutti voi che leggerete questo post. Ci sono degli errori, ma ho preferito non correggerli per salvaguardare l'originalità del testo.
Ricordo anche che potete scaricarla dal sito www.unitalsipesaro.it.
PREGHIERA DI UNA SIGNORA OSPITE DEL SALUS INFIRMORUM
Vergine, buona madre,
Eccoti il mio cuore, prendilo
per riposarlo.
Io ricorro a te: esso è stanco
di udire i rumori della terra.
Oh Madre, Oh Madre più penso a te, più ti amo.
E’ più mi sento felice, felice di deporre
il povero mio cuore sopra il tuo altare.
Accettalo, prendilo presto!
Tu conosci la mia incostanza e la mia infedeltà.
Chissà, forse questa sera
potrebbe non essere più mio
questo cuore e dovrei piangere
per farmelo rendere.
Adesso nascondilo presto nel tuo cuore,
e se, qualche volta, venissi a richiederlo,
Dimmi che non vuoi accogliere la mia domanda.
Perché te lo diedi e fu tuo per sempre.
Sia sempre puro, oh Madre,
Dinanzi agli occhi tuoi
il mio cuore e la mia mente.
Dammi l’innocenza, l’amore,
il tuo seno per dormire.
La fede vita e la sublime speranza,
Le tue virtù in questo esilio.
Quando i miei occhi offuscati
Si spiegheranno verso la tomba,
Quando il mio labbro avrà bevuto
il calice dell’umiliazione e del dolore,
Allora… dammi ali di colomba
E Vieni a ricevermi nelle porte del cielo.
Amen.
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