domenica 31 agosto 2008

Giovani unitalsiani delle Marche a Loreto, 18-19 Ottobre 2008


Ciao a tutti.

Dopo la pausa estiva in cui il blog è rimasto fermo, riprendiamo le comunicazioni Unitalsi con un evento che riguarda principalmente i giovani dell'associazione, ma che ovviamente non impedisce ai "meno giovani" di partecipare o comunque di essere in qualche modo partecipi a ciò che viene proposto.

Sabato 18 e Domenica 19 Ottobre ci sarà il primo ritrovo dei giovani dell'Unitalsi marchigiana a Loreto, presso il centro giovanile Giovanni Paolo II. E' un'occasione di ritrovo per tutti coloro che si sono conosciuti o rivisti a Lourdes e per i giovani e non solo che, pur non avendo partecipato al pellegrinaggio in questione, vogliamo unirsi e condividere dei momenti speciali.

Il programma dell'incontro è riportato qui sotto:

18 ottobre:

- arrivo e sistemazione dalle ore 16.00
- incontro ore 17.00 circa 45 minuti
- momento di pausa di 30 minuti
- condivisione assieme o in gruppi (20-30 minuti)
- ore 19.30 cena
- ore 20.30 partenza per Loreto a piedi (richiesti circa 20-25 minuti)
- ore 21.00 apertura porta per il nostro gruppo
- veglia in santa casa ( o se troppi a gruppi)
- ore 22.00 termine veglia e uscita dal santuario
- rientro al centro
- momento assieme di svago o semplicemente di canti
- ore 24.00 buonanotte

19 ottobre

- ore 07.00 sveglia
- ore 08.00 lodi mattutine
- ore 08.45 colazione
- dopo colazione momento libero assieme da programmare
- ore 11.30 Messa Domenicale
- ore 13.00 Pranzo
- dopo pranzo momento di svago sul piazzale
- 16.00 incontro conclusivo
- 17.00 partenza

Il termine dell'iscrizione è il giorno 3 settembre 2008, in maniera tale da inviare il foglio dei nominativi ai responsabili dell'organizzazione delle camere e dei pasti. Il costo della pensione completa (pasti e pernottamento) è di 26 euro e includono la cena del 18, la colazione e il pranzo del 19 Ottobre. Si porterà la polo dell'Unitalsi. Cerchiamo di essere presenti a quest'iniziativa. E' una grande occasione per incontrare tanti altri giovani che hanno qualcosa di forte in comune con noi: l'Unitalsi. Per ora ci sono state 3 adesioni per la pensione completa, senza contare 1 persona che sarà presente ma non pernotterà.

Per cortesia inviate le vostre adesioni per email indicando nome, cognome, data e luogo di nascita all'indirizzo email postmaster@unitalsipesaro.it


A presto, grazie.

Giova

martedì 12 agosto 2008

Testimonianze della seconda esperienza a Loreto





Ciao a tutti.

Riporto qui sotto la testimonianza di due ragazze dell'Unitalsi di Pesaro circa il loro secondo pellegrinaggio a Loreto (1-4 Agosto 2008) come volontarie. Come il precedente post di Andrea Pagnini, noterete che anche qui viene nominata Anita, una ragazza di 17 anni costretta dalla nascita a vivere su una sedia a rotelle, ma che nonostante questo ha dimostrato di avere una grandissima fede in Dio e di sorridere alla vita di tutti i giorni. Credo che Anita, nella fotografia assieme a Tiziana, abbia dato tantissimo a tutti coloro che hanno avuto l'onore e la fortuna di conoscerla, perché ha saputo donare una grande testimonianza della presenza di Maria e Gesù nel volto delle persone che soffrono e nella stessa cittadina di Loreto, meta di speranze e di sorrisi.

E così anche quest’anno si è conclusa un’altra bellissima esperienza a Loreto!!

E’ incredibile come il Signore possa regalarci emozioni sempre nuove, mettendoci nel cuore doni bellissimi e utili per la nostra vita.

Nulla è mai scontato per Lui e anche un semplice sorriso o un affettuoso abbraccio possono contribuire a rendere gioiosa una giornata cominciata “con il piede sbagliato”.

Se pensavamo, terminato il pellegrinaggio dell’anno scorso, di aver vissuto l’esperienza più bella della nostra vita, forse era solo perché ancora non potevamo sapere cosa ci avrebbe donato il Signore a solo un anno di distanza.

Il fatto di aver conosciuto Anita, una ragazza di 17 anni, costretta a vivere su una sedia a rotelle, non solo ha messo in crisi il nostro “io”, ma ci ha fatto rendere conto di quante cose diamo spesso per scontate e di come non ci accorgiamo dei gesti d’amore di ogni giorno nei nostri confronti.

I “GRAZIE” che Anita non si stanca di ripetere e i “TI VOGLIO BENE” che teneramente non nega mai a nessuno sono piccoli doni che però riempiono improvvisamente il cuore di una felicità indescrivibile.

Ti chiedi come mai una ragazza, ipovedente e per nulla autonoma, possa definirsi fortunata e possa affermare con convinzione che la vita è una cosa bellissima e non va sprecata.

Ma per capire e darsi una risposta non serve andare lontano: basta guardare negli occhi di chi soffre, per scorgere il volto di Cristo Misericordioso.

Ti accorgi così che la malattia non è un ostacolo, ma una via molto più comoda per riuscire ad abbracciare la croce di Gesù.

Spero che tutti possano portare con sé “l’impronta” che questo pellegrinaggio ha lasciato nel cuore di ognuno di noi; per quanto ci riguarda, vogliamo soltanto aggiungere: grazie Anita!!!

Agnese e Valentina Rossi

giovedì 7 agosto 2008

Pellegrinaggio a Loreto, 1-4 Agosto 2008


Ciao a tutti.

Il pellegrinaggio a Loreto, svoltasi quest'anno dal 1 al 4 Agosto, ha visto una forte partecipazione di giovani, che, come prima o ripetuta esperienza, sono entrati a contatto con una realtà spesso ignorata nella società odierna, ovvero il mondo della malattia. Vorrei proporvi un'altra forte testimonianza da parte di un ragazzo che, carico delle emozioni vissute a Lourdes circa 2 settimane fa, esprime il suo profondo pensiero a riguardo del servizio svolto nella cittadina marchigiana.

Mi sembrava doveroso iniziare questo articolo dedicato alla mia personale esperienza loretiana citando Sua santità Giovanni Paolo II°, vero ed autentico veneratore di colei che di questo storico Santuario ne è regina ed incontrastata ossatura spirituale, ovvero; la Madonna nera, colei che è, e resterà in eterno piena di grazia.

Cito Papa Giovanni Paolo II° perché furono le sue parole ad aprire gli occhi al mondo intero ed anche quelli del sottoscritto su ciò che realmente è in grado di compiere con l’ausilio delle Sante preghiere la Madonna nera di Loreto custodita all’interno della Sacra casa, versus “ casa dell’annunciazione”, all’interno della quale l’Angelo portò l’annuncio a Maria, annuncio di Redenzione grazie al Salvatore dell’umanità, e credetemi, questa piccola città arroccata sulle colline marchigiane è davvero piena, zeppa, ricolma, traboccante di Angeli terreni che si prodigano instancabilmente senz’alcun lamento alla volta dei malati.

Questo è il nocciolo del pellegrinaggio, i malati, ci sono malati in grado di cambiarti completamente la vita, con la loro estrema talvolta sconvolgente semplicità, l’accettazione di una malattia che a noi poveri portatori di banali malattie quotidiane sovente mentali, aprono il cuore e la mente, e senza dire nulla penetrano nelle nostre talvolta vuote vite al fine di arricchirle di Fede, convertirci in tutti i sensi, facendoci toccare un mondo meraviglioso a noi fino a quell’istante praticamente sconosciuto, e ne rimaniamo estasiati, talmente tanto sbalorditi che risulta impossibile non edificare all’interno delle nostre piccole anime una scala di valori tanto terreni quanto eccelsi in grado di sradicarci dentro.

Le lacrime non bastano per poter trasmettere le sensazioni Divinamente speciali che questi malati infondono in noi, che dinnanzi a loro veramente non siamo degni di nulla, un loro sorriso è in grado di aprirci anzi, spalancarci le porte del Paradiso, il sorriso ci scioglie le lacrime che fuoriescono celestiali come acqua che zampilla di vita eterna, Signore mio, è l’indimenticabile, l’eterna bellezza di queste anime Sante che mi fa davvero pensare che Loreto è davvero una chiamata da parte della Maria Vergine Madre di Dio a tutti noi, si parte per Loreto Edonisti, e si torna con un forte senso di beatitudine eterna ed interna che solo gli occhi di questi malati, che poi altro non sono che gli occhi terreni di Dio, e sono e saranno sempre in grado di farci provare Il vero amore.

E’ l’incontrastabile e nitida bellezza dei Santi terreni nelle vesti di questi esseri che noi stupidamente senza mezzi termini sovente giudichiamo o, classifichiamo con l’epiteto di ultimi, che in realtà ci fanno comprendere la realtà e l’importanza delle cose stesse, Dio risiede in loro, i loro occhi narrano la sofferenza, quella vera, la stessa che Cristo Gesù subì a causa della Crocifissione, che a loro volta completano sulla propria pelle soffrendo ed insegnando a vivere all’umanità intera, che della sofferenza in Cristo Risorto ne hanno fatto loro eterna e celestiale bandiera.

Eternamente grazie Anita.

Andrea Pagnini