domenica 26 ottobre 2008

I colori dell’allegria giovanile che si magnificano in emozione



Sabato 18 e Domenica 19 Ottobre c'è stato il raduno dei giovani unitalsiani delle Marche a Montorso, presso il centro Giovanni Paolo II. Oltre ad un'occasione di ritrovo per tutti coloro che si erano già conosciuti nel corso dei pellegrinaggi regionali di luglio a Lourdes, quest'incontro è stato significativo, perché ha dato la possibilità di incontrare nuove persone, e allo stesso tempo di alimentare lo spirito di fratellanza e di amicizia che ci accomuna grazie alla divisa che indossiamo, e a tutto ciò che essa rappresenta. Anche noi dell'Unitalsi di Pesaro abbiamo partecipato all'evento e, assieme agli altri giovani (180 circa), abbiamo fatto tesoro di un'esperienza unica, che può rappresentare un aiuto concreto alla nostra vita cristiana e, probabilmente, il primo di una lunga serie di eventi che, in comunione con Cristo, ci vedrà protagonisti di un futuro in cui dovremo impegnarci per evangelizzare la Sua parola. Nella giornata di Sabato ci siamo posti delle domande sul significato delle parole vivere e amare, abbiamo condiviso pensieri, paure e speranze e, al termine di un pomeriggio iniziato nel migliore dei modi, ci siamo recati con le fiaccole dal centro Giovanni Paolo II alla Santa Casa di Loreto, camminando nelle strade buie ma illuminate dalla luce della carità che portiamo in cuore, cantando inni a Maria per poi giungere, in un clima di festa, nella Sua casa. Ci siamo sentiti tutti parte in un unico grande esercito di camminatori di speranza: quella di essere riuscire ad annunciare a tutti che Dio ci ama e che non ci abbandona mai. Nella giornata di Domenica, dopo le lodi mattutine abbiamo assistito ad una forte testimonianza di vita e di fede (vedere l'articolo successivo di questo stesso post), e noi pesaresi, assieme ai giovani di Fano e Urbino, abbiamo animato la Santa Messa in stile "rock" con gli effetti speciali e un "chiaro" messaggio di presenza giovanile nella Chiesa odierna. Dopo il pranzo e la pausa per sistemare le camere e preparare le borse, c'è stato l'incontro conclusivo in cui ci siamo congedati fissando le date dei prossimi appuntamenti. In un clima di festa e gioia siamo poi ritornati a casa carichi di spirito, pronti per affrontare la quotidianità grazie all'aiuto e alla carica di Cristo.

Giova



Sono stati davvero 2 giorni indimenticabili quelli che i giovani operatori dell’Unitalsi Marche hanno trascorso in pacifica convivenza tra balli canti e preghiere di gruppo al centro di accoglienza “ Giovanni Paolo II°” sorto 10 anni or sono nella cittadini attigua a Loreto, proprio per volontà del Grande Pontefice scomparso. Insomma, si è davvero concluso come meglio non si sarebbe potuto prevedere, il 2008 dell’Unitalsi Marche, emozioni e testimonianze di vita vissuta talora anche nella sofferenza totale, che sovente hanno toccato e lascito un segno tangibile e un forte imprimitur nel profondo di ogni nostra anima. Testimonianze che ci hanno fatto davvero capire che la vita è un dono di Dio, e non solo una semplice cosa da sfruttare a nostro a nostro esimio e quotidiano piacimento, Rita Coruzi la pensa così, Toccante, precisa e straordinaria è la sua testimonianza, lei che per un errore medico, si è ritrovata a soli 10 anni relegata in una sedia a rotelle per l’intera sua esistenza. Ma la vita è, e deve essere profondamente considerata come vero Dono Celeste, lo stesso dono che oggi tanti, troppi giovani tale più non considerano. Chiudo questo spazio citando una frase emblematica citata dal Santo e Dottore della Chiesa San Giovanni della Croce:

“Se vuoi possedere tutto, allora devi essere umile e non desiderare né possedere nulla di materiale, poiché è lì che troverai la pace eterna dei cieli in Cristo. Ed è in quel niente che troverai la Fede, l’amore, e la ragione, per far capire al mondo intero, e ad ogni generazione, che solo con Dio è possibile realizzare un orizzonte di pace e un futuro d’amore”.

Andrea

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