giovedì 7 agosto 2008

Pellegrinaggio a Loreto, 1-4 Agosto 2008


Ciao a tutti.

Il pellegrinaggio a Loreto, svoltasi quest'anno dal 1 al 4 Agosto, ha visto una forte partecipazione di giovani, che, come prima o ripetuta esperienza, sono entrati a contatto con una realtà spesso ignorata nella società odierna, ovvero il mondo della malattia. Vorrei proporvi un'altra forte testimonianza da parte di un ragazzo che, carico delle emozioni vissute a Lourdes circa 2 settimane fa, esprime il suo profondo pensiero a riguardo del servizio svolto nella cittadina marchigiana.

Mi sembrava doveroso iniziare questo articolo dedicato alla mia personale esperienza loretiana citando Sua santità Giovanni Paolo II°, vero ed autentico veneratore di colei che di questo storico Santuario ne è regina ed incontrastata ossatura spirituale, ovvero; la Madonna nera, colei che è, e resterà in eterno piena di grazia.

Cito Papa Giovanni Paolo II° perché furono le sue parole ad aprire gli occhi al mondo intero ed anche quelli del sottoscritto su ciò che realmente è in grado di compiere con l’ausilio delle Sante preghiere la Madonna nera di Loreto custodita all’interno della Sacra casa, versus “ casa dell’annunciazione”, all’interno della quale l’Angelo portò l’annuncio a Maria, annuncio di Redenzione grazie al Salvatore dell’umanità, e credetemi, questa piccola città arroccata sulle colline marchigiane è davvero piena, zeppa, ricolma, traboccante di Angeli terreni che si prodigano instancabilmente senz’alcun lamento alla volta dei malati.

Questo è il nocciolo del pellegrinaggio, i malati, ci sono malati in grado di cambiarti completamente la vita, con la loro estrema talvolta sconvolgente semplicità, l’accettazione di una malattia che a noi poveri portatori di banali malattie quotidiane sovente mentali, aprono il cuore e la mente, e senza dire nulla penetrano nelle nostre talvolta vuote vite al fine di arricchirle di Fede, convertirci in tutti i sensi, facendoci toccare un mondo meraviglioso a noi fino a quell’istante praticamente sconosciuto, e ne rimaniamo estasiati, talmente tanto sbalorditi che risulta impossibile non edificare all’interno delle nostre piccole anime una scala di valori tanto terreni quanto eccelsi in grado di sradicarci dentro.

Le lacrime non bastano per poter trasmettere le sensazioni Divinamente speciali che questi malati infondono in noi, che dinnanzi a loro veramente non siamo degni di nulla, un loro sorriso è in grado di aprirci anzi, spalancarci le porte del Paradiso, il sorriso ci scioglie le lacrime che fuoriescono celestiali come acqua che zampilla di vita eterna, Signore mio, è l’indimenticabile, l’eterna bellezza di queste anime Sante che mi fa davvero pensare che Loreto è davvero una chiamata da parte della Maria Vergine Madre di Dio a tutti noi, si parte per Loreto Edonisti, e si torna con un forte senso di beatitudine eterna ed interna che solo gli occhi di questi malati, che poi altro non sono che gli occhi terreni di Dio, e sono e saranno sempre in grado di farci provare Il vero amore.

E’ l’incontrastabile e nitida bellezza dei Santi terreni nelle vesti di questi esseri che noi stupidamente senza mezzi termini sovente giudichiamo o, classifichiamo con l’epiteto di ultimi, che in realtà ci fanno comprendere la realtà e l’importanza delle cose stesse, Dio risiede in loro, i loro occhi narrano la sofferenza, quella vera, la stessa che Cristo Gesù subì a causa della Crocifissione, che a loro volta completano sulla propria pelle soffrendo ed insegnando a vivere all’umanità intera, che della sofferenza in Cristo Risorto ne hanno fatto loro eterna e celestiale bandiera.

Eternamente grazie Anita.

Andrea Pagnini

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