sabato 1 marzo 2008

Sulla croce o sotto la croce?


Giovedì 28 Febbraio nella Chiesa di San Tommaso a Fano si è svolto un incontro di preghiera organizzato dal gruppo "Allarghiamo gli orizzonti" (http://www.allarghiamogliorizzonti.it/), a cui ha nuovamente preso parte Sua Eccellenza Mons. Armando Trasarti, vescovo locale. Giunti a metà del periodo quaresimale, come anche il titolo del post può suggerire, il tema principale dell'incontro è stato il mistero della crocifissione di nostro Signore Gesù Cristo, il mistero forse più grande del Cristianesimo e di tutta la Chiesa. Vorrei sottolineare in proposito come le parole del vescovo abbiamo saputo coinvolgere profondamente i presenti, e come le pause da lui stesso fatte abbiano dato il tempo di riflettere e di immedesimarsi nel tema della sofferenza e della croce del vivere quotidiano, conosciuto in prima persona da alcuni genitori presenti che hanno perso dei figli. Il mistero del gesto di Gesù che messo in croce dal mondo ha saputo chiedere al Padre di perdonarci è forse la dimostrazione più grande del suo amore "incondizionato" e puro. Saremmo noi capace di perdonare un torto del genere, se spesso non riusciamo a perdonare le piccole cose? Inoltre, il titolo di questo breve post dovrebbe porci la domanda che cosa significhi essere veramente sulla croce. Vedere la sofferenza da lontano non è come provarla di persona, cosa che il Cristo e molte persone presenti in chiesa sanno, avendo incontrato, anche con il rispettoso silenzio, l'angoscia e la sofferenza. Dovremmo riflettere su quest'affermazione. Infine, con le sue ultime parole, Trasarti ci ha chiesto di domandare al Signore la fede e la forza psicologica di affrontare qualunque cosa ci è stata e ci verrà posta nella vita, ricordandoci del grande progetto che Dio ha per ognuno di noi, anche se spesso non riusciamo a capirne il senso. "Sia fatta la tua volontà, Signore", con queste parole ci siamo congedati gli uni con gli altri e siamo ritornati a casa arricchiti con un messaggio speciale.


Qui sotto è riportato sotto forma di immagine il programma dei prossimi incontri del gruppo "Allarghiamo gli orizzonti".

Giova


2 commenti:

Francy ha detto...

Bravo Giovi!!
Non me l'aspettavo che scrivessi un articolo su quell'incontro!!
Bella idea anche quella di scannerizzare la locandina degli appuntamenti... peccato che non si legge un granchè...
Il tema di giovedì scorso è stato molto interessante, proprio perchè condivisibile da tutti e comune a tutti... perchè prima o poi tutti ne facciamo esperienza... chi più e chi meno...
Penso che la perdita di un figlio sia il dolore più grande che una madre possa mai provare, più della perdita di un marito, di un nonno, etc...
Perdi qualcosa che è parte di te...
A questo proposito capiamo anche qual è stata la figura di Maria, questa presenza citata poco nei Vangeli, solo alle nozze di Cana e sotto la croce... e ovviamente nell'annunciazione.
E qui si capisce il suo ruolo, la sua sofferenza, colei che ha detto il si più importante e colei che ha avuto il dolore più grande...
Maria stava sotto la croce... e il Vescovo ha sottolineato questo verbo... stare.
Non come i 12, anzi gli 11, che se la sono data a gambe, non come noi che quando abbiamo un dolore a volte non troviamo il giusto significato nelle cose, e ce la prendiamo con tutti, anche con Dio, lei invece stava...
E' stata una bellissima omelia...

Francy :)

Giova Webmaster PS ha detto...

Veramente bella, niente da aggiungere, anche perchè è difficile rendere con le parole quello che ho sentito dentro di me quella sera.

Giova